Gela. In attesa di capire quando sarà nuovamente possibile rivedere le bancarelle del mercato settimanale, fermate a causa delle restrizioni anti-Covid (con immancabili proteste), a Palazzo di Città si fanno anche altre verifiche. Ci sono i numeri da valutare e per le casse del municipio non è un capitolo così favorevole. La scorsa settimana, i componenti della commissione consiliare sviluppo economico hanno avuto un lungo confronto con il vicesindaco Terenziano Di Stefano, con l’assessore Giuseppe Licata e con il dirigente Orazio Marino. Si è parlato di mercato settimanale e di aree per quelli rionali. I circa 150 mila euro di costi all’anno sostenuti dall’ente per il mercato del martedì pare non trovino copertura negli incassi, quasi nulli per il municipio. “Personalmente, penso che un’attività in perdita – dice il presidente della commissione Rosario Faraci – non possa essere una priorità per il Comune. Vogliamo capire se ci siano le condizioni per infrastrutturare aree da destinare ai mercati rionali, prima solo provvisorie e poi invece stabili. Sul mercato settimanale, diventa importante capire se gli ambulanti osserveranno gli impegni, anche rispettando gli obblighi sui pagamenti dovuti al Comune. E’ giusto chiedere il rispetto dei diritti, ma anche i doveri hanno priorità”. Nel conto complessivo, non sono ancora considerate le somme per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessari a seguito di inevitabili danni ai marciapiedi e alle arterie stradali che attualmente ospitano le bancarelle, alla “Cittadella”. In capo al Comune ci sono voci che, a fine anno, comunque si fanno sentire, dai costi per la pulizia a quelli per la fornitura dei bagni chimici e per l’impiego del personale di polizia municipale. “Un giudizio definitivo non posso fornirlo – spiega la grillina Virginia Farruggia che è a sua volta componente della commissione sviluppo economico – sappiamo quali sono i costi che il Comune sostiene ogni anno, ma non c’è un quadro preciso di quanto incassa. Abbiamo deciso di riaggiornare la verifica, in attesa anche di questi dati”. Se Faraci appare piuttosto convinto che senza un equilibrio tra spese e incassi, Palazzo di Città debba rivedere la linea sul mercato settimanale; Farruggia invece attende ulteriori dati, consapevole del fatto che il mercato abbia anche una funzione sociale e non solo economica, dando possibilità di spesa a tante fasce della cittadinanza. Anche sulle aree per i mercati rionali, le verifiche dovranno proseguire. Secondo Farruggia, prevedere spazi stabilmente destinati ai mercati rionali, imporrebbe una variante al piano regolatore generale.
Altro aspetto che la commissione (composta inoltre dal vicepresidente Luigi Di Dio, da Emanuele Alabiso e Pierpaolo Grisanti) vuole accertare. Gli approfondimenti sul mercato, però, sono in corso anche intorno al tavolo della commissione urbanistica. In questo caso, la priorità è individuare aree alternative alla “Cittadella”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano, in più occasioni ha spiegato che secondo la sua valutazione il mercato settimanale dovrà cambiare collocazione. Le strade della “Cittadella”, oltre ai costi, non sono ritenute adeguate ad arginare l’abusivismo. Servirebbe un’area chiusa e non si esclude l’opzione di un avviso pubblico, rivolto a privati che possano avere la disponibilità di aree di questo tipo. Ovviamente, anche in questo caso sarà tutta una questione di costi.
Ma fatte sto benedetto mercato! I commercianti hanno bisogno di lavorare.
buongiorno, in merito all’area mercatale , la soluzione e’ semplicissima , ma come al solito e non si capisce il perche’ , o forse si capisce…, la soluzione non e’ un avviso pubblico per andare a pagare l’affitto al privato di turno , ma DOTARSI di un’area MERCATALE PROPRIA.
Buona giornata.