Gela. Anche la strada che dovrebbe portare al maxi progetto del nuovo porto, come consuetudine in questo territorio, probabilmente sarà molto tortuosa. La procedura, a livello europeo, praticamente non è neanche iniziata. L’europarlamentare Ignazio Corrao lo spiega senza troppi giri di parole. Le verifiche, negli ultimi giorni, le ha effettuate, anche per dare risposte agli operatori locali che si sono rivolti a lui e al suo staff. “Attraverso i miei uffici ho avuto risposta direttamente dai funzionari della Commissione Europea. Il progetto “Porto di Gela” – dice – è stato solo annunciato dall’Autorità di Gestione come Grande Progetto del Por Sicilia 2014-2020. Tuttavia, ad oggi, né la tabella 27 del Por Sicilia 2014-2020, relativa alla lista dei Grandi Progetti, né la strategia d’investimento dell’Asse 7, quello dei Trasporti, risultano modificate a richiesta dello Stato membro”. Poco, pochissimo, quindi. I fantasmi delle tante incompiute del territorio rischiano di materializzarsi anche lungo il tragitto, che a parole dovrebbe condurre alla realizzazione di un’infrastruttura essenziale.
“La notizia secondo la quale il progetto starebbe aspettando il via libera da parte della Commissione per far partire il bando non appare fondata – continua Corrao – quanto all’altra affermazione e cioè che il progetto sarebbe fermo all’ufficio speciale di progettazione della Commissione, risulta essere ancora più inattendibile. Auspico che chi abbia messo in giro questa falsa voce, si assuma le proprie responsabilità, smettendola di diffondere fake news che fanno male a un territorio che da troppi anni aspetta beni e servizi primari. Gela e i gelesi meritano il porto, ma soprattutto rispetto”. La politica, anche in questo caso, avrà un peso enorme sulle sorti di un’infrastruttura, che ad oggi non ha alcuna certezza di realizzazione.