Gela. Espropri che costeranno cari alle casse del municipio, come già accaduto più volte in passato. Questa volta si tratta di “sanare” procedure non proprio impeccabili, attuate per l’avvio di lavori, effettuati a Farello. C’era l’esigenza di ampliare il cimitero e vennero occupati i terreni sui quali sorsero le nuove strutture. In più occasioni, i giudici amministrativi del Tar hanno dato ragione all’ex proprietario di quelle aree, che si è visto riconoscere soprattutto il diritto ad ottenere le indennità dovutegli e che non erano mai state versate. Tra gli adempimenti più urgenti, a Palazzo di Città è stata praticamente imposta l’acquisizione coattiva sanante di quelle aree. Un’operazione che costerà poco meno di tre milioni e mezzo di euro. Soldi che ovviamente il Comune non ha, ma che arriveranno da Cassa Depositi e Prestiti. Dirigenti e tecnici hanno perfezionato l’atto che autorizza la firma del contratto con Cdp.
Il prestito verrà ripianato nell’arco di venti anni, in quaranta rate semestrali. Solo in questo modo si potranno avere i fondi per procedere all’acquisizione delle aree, che non era mai stata effettuata, nonostante i lavori realizzati. E’ solo uno dei tanti casi di espropri “d’oro”, in passato conclusi senza curarsi troppo delle previsioni normative.