Gela. Sono interventi che i residenti chiedono ormai da anni. A Palazzo di Città cambiano le amministrazioni, ma a Manfria i ritardi sono quelli di sempre. Verde pubblico che non viene curato, strade che necessitano di manutenzione, spiagge lasciate senza i servizi minimi, l’assenza di un sistema fognario e la piazza tanto attesa che non è mai stata realizzata. Tutti punti che il Comitato autonomo Torre di Manfria torna a rivendicare. Lo fa il presidente del Comitato, Davide Catania. “Come residenti vorremmo essere coinvolti e aprire una vera interlocuzione con l’amministrazione comunale – dice – puntualmente contribuiamo al pagamento dei tributi comunali e vogliamo una partecipazione attiva del Comune, senza le solite promesse ma con l’attenzione che la zona balneare merita”. Solo interventi mirati, secondo il presidente Catania, potranno garantire la rinascita di una frazione balneare, che da anni ormai va avanti esclusivamente attraverso la buona volontà di chi ci vive ogni giorno.
“Chiediamo all’amministrazione comunale interventi concreti, necessari per far tornare Manfria ciò che era, un fiore all’occhiello, anche valorizzando la Torre – aggiunge Catania – oramai quasi dimenticata. Chiaramente, anche la partecipazione attiva di ogni cittadino diventa importante per avere un ambiente sano ed evitare situazioni indecorose come l’abbandono dei rifiuti nelle zone più disparate, anche perché il servizio di raccolta porta a porta funziona. Non occorre immaginare come potrebbe diventare questa zona della città, perché in passato era una meta turistica ambita dai bagnanti, che venivano a trascorrere le ferie, anziché recarsi altrove”. In attesa di riscontri, a Manfria sta per iniziare l’ennesima estate e i ritardi dell’amministrazione continuano ad essere una costante.