Gela. Niente condanna e sentenza annullata.
Era stato condannato ad un anno. I giudici della Corte di Cassazione hanno emesso il loro verdetto nei confronti dell’ex amministratore di un’azienda edile. Michele P., sia in primo che in secondo grado, era stato condannato ad un anno di reclusione. I magistrati gli contestavano il mancato versamento di ritenute fiscali per oltre 96 mila euro. Un verdetto, quello di condanna, impugnato dalla difesa dell’ex amministratore. Così, è partito il ricorso davanti ai giudici romani. Per la difesa, nel periodo individuato dai magistrati, l’imputato aveva già lasciato il suo incarico nell’organigramma aziendale. Non avrebbe avuto alcuna responsabilità, quindi, nel mancato versamento. I giudici di cassazione, comunque, hanno deciso di annullare senza rinvio la sentenza di condanna pronunciata dalla Corte d’appello di Caltanissetta perché, intanto, è arrivata una modifica normativa. La soglia di punibilità per fatti di questo tipo è stata elevata a 150 mila euro. Di conseguenza, il mancato versamento da 96 mila euro non è più configurato come reato penale.