Gela. Una presunta serie di maltrattamenti, sfociata in aggressioni fisiche. Il giudice Domenico Stilo, così, ha condannato a due anni e due mesi di reclusione la cinquantenne Vica Gradinan.
Vittima della donna sarebbe stato suo marito, un sessantenne conosciuto in città dopo il suo arrivo dalla Romania. Stando all’accusa, l’imputata, dopo aver sposato l’uomo, avrebbe iniziato a maltrattarlo, chiedendo sempre più spesso denaro da consegnare al figlio. Una tesi, comunque, decisamente contestata dal difensore della donna, l’avvocato Paola Carfì.
Durante l’ultima udienza di ieri mattina, il giudice Domenico Stilo ha sentito una delle figlie della presunta vittima. La testimone ha confermato i rapporti sempre più tesi tra i due coniugi e le presunte violenze.
Così, l’avvocato Flavio Sinatra, legale del marito finito nel mirino della consorte, ha scelto di accogliere la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Pamela Cellura.
Il pm ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione.
Il giudice Stilo, invece, ha emesso un verdetto più pesante: due anni e due mesi oltre al pagamento di una provvisionale da cinquemila euro che dovrà essere versata alla vittima.
