Gela. Con o senza privati, c’è la necessità di appaltare i lavori per l’ampliamento
del cimitero Farello.
L’ampliamento. Da tempo, l’ipotesi sul tavolo è quella di un project financing, privato appunto, che non ha mancato di produrre polemiche. L’ombra dei privati sull’edilizia cimiteriale non fa stare mai tranquilli. “L’ampliamento è assolutamente indispensabile – dice il capogruppo di DiventeràBellssima Vincenzo Cascino – anche quest’amministrazione comunale continua nella politica della requisizione dei loculi delle confraternite. I costi, però, aumentano a dismisura. Le successive operazioni di esumazione e i trasferimenti delle salme da collocare, infatti, sono tutte a carico del Comune. A noi, non interessa se il progetto di ampliamento sia pubblico o privato. Bisogna dare risposte certe”.
Per Cascino, che insieme agli altri consiglieri del gruppo Anna Comandatore e Giovanni Panebianco ha presentato un’interrogazione sul caso, manca un’attenta gestione delle vicende legate ai cimiteri cittadini. Da poco, il sindaco ha dovuto revocare l’affidamento ad una società esterna che avrebbe dovuto garantire la fornitura di loculi prefabbricati. Ottanta dovevano essere forniti da un’azienda di Caltanissetta, la Cgcom srl, proprio per evitare nuove requisizioni, già superiori a quota mille. Il segretario generale Pietro Amorosia ha però stoppato tutto. Sono stati sollevati diversi dubbi sull’affidamento all’azienda nissena, a cominciare dalla necessità di verificare i criteri dell’aggiudicazione ma anche i prezzi pattuiti.
“Soprattutto a Farello mancano i servizi di base – conclude Cascino – a cominciare da quelli igienici. Neanche il controllo capillare di tutti i varchi d’accesso è sempre efficiente, c’è pochissimo personale a disposizione”.