Gela. Da un lato c’è l’orgoglio di vedere il proprio figlio coronare il traguardo del diploma. Dall’altro il sapere che in futuro le difficoltà di inserimento lavorativo saranno enormi. Per Simone Scognamiglio, ragazzo autistico di Gela, è arrivato il momento di festeggiare il diploma. La settimana scorsa ha sostenuto l’esame di Stato presso il liceo artistico Ettore Majorana, dove ha frequentato in questi anni la sezione A dedicata al settore della moda. Il voto di 89 su 100 è altro motivo di soddisfazione per questo ragazzo speciale, seguito nel suo percorso dagli insegnanti di sostegno Gaetano Riggio ed Enzo Insalaco, dalla docente Asacom Selenia Campanaro, ma soprattutto dalla madre Linda Nicastro, che ha dedicato la sua vita esclusivamente alla piena integrazione sociale del figlio. “Sono orgogliosa di Simone per il suo esame brillante – ha detto mamma Linda – questa è la dimostrazione che, quando le istituzioni sono presenti e mettono a disposizione degli specialisti, i miglioramenti nelle patologia del neurosviluppo si raggiungono”.
La questione su cui Linda vuole porre l’accento è proprio questa: una volta terminata la scuola dell’obbligo, questi ragazzi e, dunque, anche le loro famiglie vengono lasciati soli dallo Stato, a causa dell’assenza di centri pubblici e di programmi di inserimento lavorativo. L’unica alternativa è quella di rivolgersi, quando economicamente possibile, a strutture private. “Chi non può permettersi la frequenza di tali centri – ha concluso Linda – sarà costretto a tenere i figli a casa, condannandoli alla solitudine”.
Ed il dramma è rappresentato proprio dal rischio concreto che dopo la scuola dell’obbligo ragazzi come Simone tornino ad essere soli. Gela non ha centri diurni, né tanto meno offre possibilità lavorative. Le famiglie devono farsi carico di tutto. Le uniche alternative sono rappresentate da associazioni di volontariato che si sostituiscono allo Stato.
Intanto mercoledì alle 16.00 presso la sede di della Meic Services, verrà presentata una iniziativa di grandissima valenza sociale organizzata dalla parrocchia San Sebastiano, denominata “Summer School per bimbi affetti da autismo” la cui finalità è l’integrazione tra pari, l’autonomia e l’inclusione dei giovani affetti da tale patologia.
Il Summer School è a tutti gli effetti un trattamento intensivo, al punto che lo scorso anno alcuni dei partecipanti hanno raggiunto importanti traguardi quali superare la selettività alimentare e togliere il pannolino, grazie al pregiato lavoro svolto dalla la dott.ssa Ajovalasit e il suo team.
Quest’anno la Summer School sarà all’interno della “Cittadella educativa” insieme al Grest della parrocchia San Sebastiano, diretta da padre Giorgio, ed al I* Istituto comprensivo, contesto che permetterà di creare i presupposti per la socializzazione con gli altri bimbi e contemporaneamente sensibilizzerà tutti i partecipanti, i loro genitori e l’intero contesto sociale.
Il trattamento terapeutico intensivo prevede costi a carico delle famiglie e così l’azienda Meic Services, in aggiunta ad altri imprenditori locali, ha deciso di partecipare con una erogazione liberale, che riduca il costo a carico di ogni nucleo familiare.
“Vorremmo che altri imprenditori seguissero l’esempio che stiamo dando”, dice il dott. Maurizio Melfa, amministratore unico di Meic services, “destinando somme in favore del sociale ed aiutando chi ne ha un reale bisogno. Donando un po’ per ciascuno, siamo certi di poter fare tanto bene alla nostra collettività”