Gela. Il rischio dei troppi vincoli l’aveva già sollevato l’ex assessore all’urbanistica Francesco Salinitro, nella fase precedente alla definitiva approvazione del piano regolatore generale. L’amministrazione comunale, anche con il nuovo corso dell’assessore Giovambatista Mauro, ha scelto la strada giudiziaria. Il prg verrà impugnato per contestare quanto deciso dal Consiglio regionale urbanistica che, in sostanza, ha calato per intero il “temuto” piano paesaggistico provinciale nelle tabelle del piano regolatore. E’ proprio questo il punto che l’amministrazione comunale ha ufficialmente deciso di contestare.
L’infinito prg. In base ad una serie di note, valutate sia da Mauro che dal sindaco Domenico Messinese, emerge come le norme del piano paesaggistico siano state ricomprese per intero nel prg, senza limitarsi alle sole aree individuate nei decreti di notevole interesse pubblico. Adesso, la giunta ha dato ufficialmente mandato per ricorrere alla giustizia amministrativa e, di conseguenza, la vicenda del piano regolatore generale sarà destinata a nuovi sviluppi, dopo decenni di attesa. L’accelerazione sarebbe da legare anche ad una serie di recenti pronunciamenti dei giudici del Tar che hanno accolto ricorsi presentati da singoli cittadini contro il piano paesaggistico.