Gela. Per l’Asp è tutto da rifare. La delibera di assegnazione dell’assistenza specialistica privata convenzionata è stata revocata dopo un mese dalla sua approvazione.
In questi trenta giorni è successo di tutto. Secondo il commissario straordinario dell’Asp, Giorgio Santonocito, firmatario della stessa quando era direttore amministrativo, “la revoca è legata alla mancata disponibilità dei fondi che la regione aveva messo a disposizione”. Ben 225 mila euro. “In attesa di una comunicazione a procedere da parte dell’assessorato alla Sanità – spiega Santonocito – rivaluteremo l’intero procedimento. Potrò decidere di assegnare i budget ad altri medici convenzionati o riproporre gli stessi”. La delibera revocata prevedeva l’affidamento di 80 mila euro a Riccardo Giordano, unico oculista convenzionato. Seguiva il servizio di ginecologia, affidato alla dottoressa Emanuela Bartoli (euro 17.500), radiologia con Saverio Verderame e il niscemese Antonio Camagna (40.500 ciascuno), lo studio di odontoiatria Apostema e i due odontoiatri di Caltanissetta, Calogero Palermo e Maria Lucia Saccomando (6.660 euro a testa), e il cardiologo Salvatore La Rosa (17.500 euro). La delibera era stata commentata da un articolo di stampa pubblicato da un mensile regionale dove si evidenziava un festeggiamento dell’oculista Riccardo Giordano col sospetto di avere saputo anticipatamente l’assegnazione della convenzione di 80 mila euro. Il medico gelese aveva anche pubblicato le fotografie dei festeggiamenti facendosi ritrarre insieme a Luca Callea, cognato del commissario straordinario Vittorio Virgilio, firmatario del provvedimento dell’Asp prima di accettare la nomina dell’ospedale Giglio di Cefalù, con una torta e cinque numeri che componevano la scritta 80.000. Proprio come il budget affidato all’oculista. Pochi giorni dopo la delibera è stata revocata. “Non voglio commentare queste notizie – spiega il commissario Santonocito – preferisco parlare di dati certi. La revoca è legata al ricalcolo delle somme disponibili per affidare i budget”.