Gela. E’ stato licenziato per ragioni che ritiene strumentali e ingiuste. L’operaio Giancarlo Cascino, fino a qualche mese fa alle dipendenze della Bng, che è impegnata nell’indotto di raffineria Eni, è tornato a protestare davanti ai tornelli di raffineria. Si è incatenato e da questa mattina ha ottenuto la solidarietà degli altri dipendenti delle aziende dell’indotto, che si sono fermati per qualche ora.
Non riesce più a rientrare in fabbrica, dove ha lavorato per diversi anni. Con una famiglia a carico, ha scelto di alzare il livello della protesta. Dalle prime luci dell’alba, si è incatenato ai tornelli e chiede di avere risposte. Ha anche impugnato il licenziamento, attraverso un legale. Ha sempre spiegato di aver lavorato nel rispetto delle regole e il licenziamento lo ritiene ingiusto, anche se l’azienda fino ad ora non ha fatto passi indietro.