Gela. Nonostante il bisogno di evitare una recrudescenza criminale in città e la manifestazione di ieri dopo gli attentati al Bcool Beach e al bar Belvedere, non mancano le polemiche. Il fronte degli esercenti che ha spinto per il sit-in ha dimostrato di non essere compatto, con molte attività rimaste aperte nonostante l’invito a chiudere, solidarizzando con i colleghi colpiti dagli attentati incendiari. Molto critico è il presidente dell’associazione ambientalista Amici della Terra Gela. “Queste manifestazioni che fanno spesso da ribalta politica servono a poco – dice – c’è bisogno invece di una conferenza di servizi con tutte le forze dell’ordine per dividere il territorio e tenerlo sotto controllo. Bisogna aprire una seria contrattazione con il governo, andando a manifestare a Roma per il lavoro, l’ambiente e il benessere di una città che ha pagato tanto in tutti i sensi, soprattutto a causa della mala politica”.
Per Amato proprio la politica locale avrebbe enormi responsabilità. “Oggi assistiamo alla sua fine – conclude – le decisioni vengono prese fuori dalla città. Lo stesso commissario dovrebbe prevedere un intergruppo, coinvolgendo le forze dell’ordine, di modo da assicurare un controllo capillare del territorio”.
Mai nessuno popolo che non riesce a scendere in piazza in massa per far sentire la propria voce e riuscito a cambiare le cose
Tutto giusto ma cosa fa il movimento x migliorare le cose in città? prima di andare a Roma avete sensibilizzato con i militanti la popolazione? sto parlando di diffondere la cultura del riciclo delle immondizie corretta ,combattere l’omertà e denunciare i soprusi…ma chi c’è al comune…o meglio chi c’era? chi fa parte della mala politica? sempre gli altri? andare a Roma x che cosa?prima si manifesta in casa propria e si da l’esempio… bella predica quella di Amato…tutto fumo…