Gela. Ritengono che quanto accaduto negli scorsi giorni, sia stata una deliberata aggressione ai danni di una loro collega. I legali solidarizzano e lo fanno con prese di posizione ufficiali. Il Consiglio direttivo della Camera civile “Alma” spiega di “voler esprimere solidarietà e vicinanza”. “Unitamente alla condanna si vuole manifestare – dice il presidente della Camera civile Rochelio Pizzardi – anche la grande preoccupazione per l’ennesimo episodio di violenza, inaudita violenza, perpetrata nei confronti di una professionista seria e stimata che svolge la propria attività con dedizione ed estremo rigore morale. Tale aggressione, infatti, non è la prima e si teme, purtroppo, non sia l’ultima che vede quale vittima un avvocato per il solo fatto di avere assunto le vesti di difensore della controparte. Tutto ciò è inammissibile. Parimenti inammissibile è che possa anche minimamente individuarsi una giustificazione al vile gesto di violenza in non meglio specificati “strascichi giudiziari” come se questo fosse un normale esito endoprocedimentale quando, invece, altro non è che un indecoroso e preoccupante atteggiamento che, se non fermato in tempo, può trasbordare in un pericolosissimo senso “personale” della giustizia: il passo per arrivare alla “giustizia fai da te” è assai breve. La Camera Civile di Gela, quindi, auspicando un intervento deciso e una ferma presa di posizione sulla vicenda da parte dei competenti Organi istituzionali, si riserva di valutare e intraprendere ogni più opportuna e idonea iniziativa per mostrare e manifestare piena solidarietà alla collega”.
Anche l’associazione Ge.Laf, presieduta dall’avvocato Patrizia Comandatore, si schiera con la legale. “Sempre più spesso stiamo assistendo ad episodi di violenza e a rappresaglie a danno della categoria degli avvocati, rei soltanto di adempiere al proprio mandato e di rappresentare gli interessi dei propri assistiti. Tali azioni tendendo ad intimidire e/o punire la persona dell’avvocato, ne mortificano di fatto l’operato e minano l’autorevolezza, la libertà e la dignità di tutta la categoria. Per queste ragioni, la Ge.laf che tra i suoi obbiettivi ha altresì quello di tutelare il decoro e la dignità dell’avvocatura, si attiverà in maniera ancora più incisiva affinchè vengano adottate tutte le misure per garantire la libertà e la sicurezza della categoria di svolgere il proprio lavoro e si farà promotrice di tutte le iniziative atte al raggiungimento di tale tutela”.
