Led illuminazione difettosi? Il caso di via Marmolada: Bennici, “servono verifiche”

 
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Via Marmolada non viene illuminata a suffcienza

Gela. L’appalto esterno per l’installazione dei led va verificato, almeno sul piano della qualità dei sistemi collocati. Il consiglio comunale Sandra Bennici considera necessari gli accertamenti, anche a seguito di ciò che si verifica in via Marmolada, con i nuovi sistemi led per l’illuminazione che pare funzionino ad intermittenza. “Il tentativo di diminuire i costi con l’utilizzo di fonti di energia alternativa riducendo l’inquinamento è quello che molte aziende stanno valutando con una seria programmazione della spesa necessaria. Non sembra vero – dice – ma in questo sembra che l’amministrazione comunale abbia fatto passi avanti. Non solo con la Ghelas, che si occupa di illuminazione, ma attraverso un’azienda privata che si è aggiudicata un finanziamento da 180 mila euro, così come ha dichiarato il vicesindaco mesi fa sui media. L’azienda avrebbe dovuto installare un sistema di illuminazione a risparmio energetico anche in alcune zone della città. Luci a led che avrebbero fatto risparmiare le casse comunali, ma sembra che il risparmio sia stato così accentuato che le luci proprio non si sono accese. Iniziativa lodevole, infatti, se i led installati avessero perlomeno funzionato”. Il caso citato dal consigliere, che vive in zona, si apre così alla necessità di verifiche. “Quello che si è registrato in un quartiere residenziale di fronte le Mura Timolontee, dopo l’installazione, è una luce ad intermittenza che provoca momenti di totale buio, a danno delle norme sulla sicurezza per la viabilità di pedoni e delle auto, e un’ottima occasione per incentivare il proliferare di atti vandalici che nel buio trovano il loro migliore alleato. Chi ha controllato il capitolato? Chi ha verificato la qualità dei led installati? Chi ha controllato l’effettiva efficienza del servizio? Sarebbe opportuno comprendere se nella spesa l’amministrazione abbia previsto la manutenzione del sistema per almeno tre anni. Occorre rimediare – dice ancora Bennici – al più presto in modo da non trasformare un obiettivo necessario per ridurre la spesa pubblica mantenendo lo stesso grado di efficienza, in un ennesimo maldestro tentativo di procedere in modo poco attento e superficiale mettendo anche a repentaglio l’incolumità dei cittadini”.

Il consigliere richiama anche il caso dei maldestri ripristini delle strade dopo i lavori per il rifacimento della rete idrica o per quelli della fibra ottica. “Per amministrare è necessario che si comprenda ciò che si progetta, che si controlli ciò che si attua e che tutto il procedimento rimanga sempre sotto il controllo dell’amministrazione, altrimenti dall’evidenza di negativi risultati ormai così numerosi e ripetuti nei diversi settori dell’attività amministrativa, nella comunità si insinuerà almeno il sospetto dell’inesistenza di una governance per non voler pensare sicuramente ad altro”.

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