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Le ultime ore di Orazio Sotti, in aula sentiti gli amici che lo videro

Gela. In aula, davanti ai giudici della Corte di assise di Caltanissetta, sono state ripercorse, nuovamente, le ultime ore di vita dell’allora ventiduenne Orazio Sotti, ucciso a colpi di pistola, nel...

A cura di Rosario Cauchi
01 marzo 2018 01:00
Le ultime ore di Orazio Sotti, in aula sentiti gli amici che lo videro - Orazio Sotti ucciso a Fondo Iozza
Orazio Sotti ucciso a Fondo Iozza
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Gela. In aula, davanti ai giudici della Corte di assise di Caltanissetta, sono state ripercorse, nuovamente, le ultime ore di vita dell’allora ventiduenne Orazio Sotti, ucciso a colpi di pistola, nel dicembre di diciotto anni fa, nei pressi della sua abitazione di Fondo Iozza. I giudici hanno disposto l’esame di dieci testimoni (e altrettanti ne verranno sentiti già nelle prossime ore), nel tentativo di chiudere entro marzo l’istruttoria dibattimentale. Alcuni di quelli ascoltati, compresi parenti e amici, hanno ribadito di aver visto il giovane, quella sera, nella zona dei locali sul lungomare Federico II di Svevia. Poche ore dopo, sarebbe stato trovato cadavere a Fondo Iozza. Per l’accusa, sostenuta in aula dal pm Eugenia Belmonte, ad ucciderlo sarebbero stati i fratelli niscemesi Giuseppe e Salvatore Cilio, a giudizio con l’accusa di omicidio. Sotti, infatti, avrebbe intrattenuto relazione sentimentali con le fidanzate dell’epoca dei due imputati.

L’omicidio. Uno “sgarro” pagato con la vita. I testimoni hanno risposte alle domande anche dei difensori dei fratelli Cilio, gli avvocati Salvo Macrì e Luigi Cinquerrui, intenzionati proprio a ricostruire quel lasso di tempo. In aula, un ex collega del giovane ha ripercorso alcune sue frequentazioni. In giudizio, come parti civili, ci sono i familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Cascino e Francesco Minardi.

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