Le misure correttive imposte dalla Corte dei Conti, tutto tace: Morselli, “il dirigente dia risposte”

 
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Il sindaco Domenico Messinese e il dirigente Alberto De Petro

Gela. Le misure correttive imposte dalla Corte dei Conti non sono ancora “mature”. Il pacchetto che dovrebbe servire a rispondere alle dure osservazioni dei magistrati contabili, che hanno messo in discussione le finanze dell’ente, non sono arrivate neanche in commissione bilancio. Sessanta giorni, questo il termine imposto dai giudici palermitani che hanno bocciato il previsionale 2016 e i consuntivi 2015 e 2016, bloccando le spese straordinarie dell’ente. “Credo sia necessaria un’accelerazione, soprattutto da parte del dirigente al bilancio Alberto Depetro – spiega il presidente della commissione Romina Morselli – sono misure cruciali e segneranno una fase molto importante. Spetta sopratutto a lui dare risposte”.

Una posizione che il presidente Morselli condivide con gli altri componenti, i consiglieri Salvatore Sammito, Angelo Amato e Carmelo Orlando. Anche i revisori dei conti dovranno valutare la sostenibilità finanziaria delle misure, sempre che la giunta rompa il ghiaccio, varando l’atto da portare in consiglio comunale. I ritardi, purtroppo, incidono anche su altri atti finanziari decisivi, dal bilancio 2018 al consuntivo 2017, che non hanno ancora visto l’aula consiliare.

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