Gela. Nuovo tavolo romano, al Ministero dell’ambiente, tutto incentrato sulla questione bonifiche.
La riunione a Roma. Già domani, l’amministrazione comunale, con il sindaco e il suo vice, i tecnici ministeriali, e tutte le parti in causa, compresi i funzionari di Eni, cercheranno di fare il punto della situazione. Oltre ai progetti analizzati oramai da tempo, arriva anche la questione della riperimetrazione del Sito d’interesse nazionale, ovvero l’insieme di aree industriali locali da sottoporre a bonifica. L’area Sin, adesso, ricomprende tutti i pozzi e le pipeline di Eni. Il punto, comunque, potrebbe far sorgere nuove richieste di approfondimento. Non è un mistero, infatti, che soprattutto i responsabili locali di Lipu e Riserva orientata Biviere abbiano chiesto di inserire anche l’area a ridosso del lungomare Federico II di Svevia, tra i primi siti che ospitarono impianti Eni in città, senza trascurare quelli che sarebbero stati utilizzati per lo smaltimento abusivo di rifiuti industriali e le zone esplorate dal gruppo Eni.