Gela. Gli impianti di allarme delle imprese che insistono nella zona industriale di contrada Brucazzi saranno collegati con la centrale operativa del comando territoriale dei carabinieri.
Un sistema centralizzato. E’ questa la prima vera risposta delle forze dell’ordine del territorio per opporsi all’escalation di furti nei confronti delle ditte che operano all’interno del perimetro di competenza dell’Irsap, ente regionale che dopo avere soppiantato le Asi è accusato dagli imprenditori di apparire sordo alle richieste di aiuto. Erano stati gli associati della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccolo a media impresa (Cna) ad accendere i riflettori sull’area industriale, dopo i raid furtivi che in cinque giorni avevano preso di mira cinque diverse imprese. Gli stessi, venerdì pomeriggio, hanno ottenuto garanzie direttamente dal maggiore dei carabinieri, Valerio Marra, a seguito di un tavolo indetto per affrontare l’emergenza sicurezza in contrada Brucazzi. “Il maggiore Marra ha individuato un intervento immediato per elevare ulteriormente il livello di sicurezza istituendo il servizio di collegamento dei sistemi di allarme direttamente con la centrale operativa del comando territoriale dei carabinieri. Un primo passo che sicuramente garantirà un efficace elemento di deterrenza”.
L’incontro con il maggiore dei carabinieri. Una delegazione di imprenditori della Cna, guidata da Pasquale Gallina, ha illustrato al maggiore Marra i gravi episodi che si sono verificati nei capannoni delle aziende che insistono nella zona industriale di contrada Brucazzi, alcune delle quali hanno subito il furto di automezzi e di attrezzature. “Abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte del comando territoriale dei carabinieri – assicura il direttore del Cna, Gallina – Il comandante Valerio Marra ha rassicurato gli imprenditori dell’avvenuto potenziamento dei servizi di vigilanza nell’area industriale, dando la propria disponibilità a partecipare ad un prossimo incontro sui temi della sicurezza, da organizzare in città, tra i vertici dei militari dell’arma dei carabinieri e gli imprenditori della zona sud del territorio nisseno”.
