Gela. Ha pagato tutti i creditori della sua impresa edile senza, però, ricevere i compensi dovutigli a seguito di lavori svolti per conto dell’azienda ospedaliera di Genova.
In sostanza, circa quattro anni fa, l’imprenditore sessantatreenne Elio Cacioppo si è ritrovato senza liquidità in cassa e, per questa ragione, non ha potuto versare i compensi pretesi dal fisco.
Così, è finito sotto accusa per evasione davanti al giudice Fabrizio Molinari che, però, ha deciso di assolverlo. Stando al dispositivo letto in aula dal magistrato, Cacioppo non avrebbe avuto alcuna possibilità di pagare il debito con il fisco.
I mancati versamenti da parte degli amministratori dell’Asp ligure lo avrebbero messo in ginocchio. Senza soldi a disposizione non sarebbe stato possibile rispettare la scadenza per l’acconto iva del 2007.
“Il mio cliente – ha spiegato in aula l’avvocato difensore Riccardo Lana – si è venuto a trovare in una vera e propria situazione d’illiquidità. Dopo aver lavorato per conto dell’Asp di Genova non ha ricevuto quanto pattuito e, così, dovendo pagare creditori e operai, non è riuscito a sostenere anche il peso fiscale”.
La Siti srl, azienda fondata dall’imprenditore dopo il collasso dell’ex consorzio Conapro, ha dovuto chiudere i battenti nonostante il tentativo di far quadrare i conti.
“Non c’è stata alcuna volontà di evadere il fisco – ha continuato l’avvocato Lana – semplicemente, non c’era la possibilità pratica di pagare. Cacioppo ha versato tutto quello che doveva ai creditori della Siti e ai subappaltatori. Non ha trascurato neanche i pagamenti richiestigli dai curatori fallimentari dell’ex Conapro. Ma davanti alla porta sbattutagli in faccia dai funzionari dell’Asp ligure, non è più riuscito a rispettare gli impegni con il fisco”.
Il pubblico ministero Francesco Spataro, che rappresentava l’accusa in giudizio, invece, ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione. Linea, però, non accolta dal giudice Fabrizio Molinari. Al crack dell’ex consorzio Conapro, costato anche le manette allo stesso Cacioppo, si sono aggiunti i ritardi nei pagamenti da parte dei funzionari dell’azienda sanitaria provinciale di Genova.
L’avvocato Riccardo Lana, nel corso dell’ultima udienza di ieri mattina, si è appellato ad altri casi simili valutati dalla magistratura. Richieste che, comunque, hanno trovato il consenso del giudice Fabrizio Molinari.