Lavori porto, ritardi continui: Lorefice, “tavolo tecnico per impedire nuovo scandalo”

 
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La situazione del sito portuale è molto grave

Gela. I decreti e le autorizzazioni ci sono ma i lavori non si sa che fine abbiano fatto. Per tentare di scongiurare gli ennesimi ritardi in procedure che vanno avanti da anni, è in programma un tavolo tecnico al ministero, tutto incentrato sui lavori al porto rifugio. L’ha chiesto il senatore grillini Pietro Lorefice, sostenuto dal viceministro Giancarlo Cancelleri. “La città attende lungaggini burocratiche da oltre sette anni e di fatto abbiamo un porto insabbiato e pertanto inagibile – dice Lorefice – pescatori e operatori marattimi bloccati e una situazione ulteriormente aggravata dalle difficoltà che ha portato con sé la pandemia. Adesso, è tempo di accelerare le procedure e sbloccare questo impasse che frena tutto il territorio. Non dobbiamo correre il rischio che tutto venga bloccato e che si perda il lavoro di oltre due anni, una follia, anzi un vero scandalo”.

Il tavolo dovrebbe mettere insieme ministero, Regione e dipartimenti competenti. “Ricordo che già a metà del mese di dicembre – conclude il senatore – il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche Sicilia-Calabria ha emesso il decreto di approvazione del progetto di dragaggio dei sedimenti marini del fondale del porto rifugio. Sono previsti 5 milioni 531 mila euro per i lavori di sicurezza, per il monitoraggio e per la successiva realizzazione di un pennello intercettatore all’esterno del molo di ponente del sito”.

1 commento

  1. Sempre le solite chiacchiere ,
    di tavoli se ne sono fatti abbastanza
    ci vogliono i fatti , si dà sempre la colpa alla burocrazia e mai si va ad individuare , perché se si vuole si può fare, il responsabile di tutto cio’ troppo semplice buttarla sulla burocrazia

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