Gela. Code estenuanti, momenti di tensione, alcool, amuchina e mascherine esauriti, dipendenti stanchi e stressati. Succede di tutto nei supermercati della città, presi d’assalto tutti i giorni. L’ordinanza stringente del governatore Musumeci sembra aver sortito l’effetto opposto. Domani tutti chiusi, anche per dare un giorno di riposo al personale stressato da turni estenuanti e consentire la sanificazione dei locali. Carabinieri, polizia e vigili urbani vengono allertati continuamente per controllare le violazioni delle distanze di sicurezza. Questa mattina un’ambulanza è intervenuta in un supermercato di contrada Giardinelli per soccorrere una persona cardiopatica che si è sentita male mentre aspettava il turno.
Inutili i tentativi di regolare il flusso di clienti in modo ordinato. Nel punto vendita di proprietà dei fratelli Faraci i cittadini sono forniti di numeri per l’eliminacode ma le attese sono comunque molto lunghe, a causa dell’enorme affluenza. Si prova a fare entrare uno alla volta con distanza di un metro, come accade in un altro supermercato della zona di via Madonna del Rosario. Il problema non sono riguarda solo gli eventuali assembramenti. Scarseggiano i prodotti di igiene, come conferma Vito Faraci. Intanto, i primi fascicoli delle persone denunciate per inosservanza del decreto Conte sono arrivati sui tavoli dei pm della procura. I cittadini trovati in giro senza motivo rischiano un processo penale ed un’ammenda. Ma questo basterà a convincere i più resilienti a rimanere a casa?