Gela. Revocato l’obbligo di firma ma dovrà lasciare la città.
Si presentò al commissariato di polizia. Filippo Sciandrello, sentito negli scorsi giorni dal giudice delle indagini preliminari Paolo Fiore, è tra gli indagati a conclusione dell’inchiesta “Parenti serpenti”, tutta incentrata su un presunto giro di droga e furti proprio in città. Si presentò davanti agli agenti di polizia del commissariato ad alcuni giorni di distanza dagli arresti. Non si trovava in Italia, infatti, quando scattò il blitz. Inizialmente, venne dato per irreperibile. Davanti al gip, assistito dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, ha escluso di aver avuto un ruolo nel giro di droga o, comunque, nei furti ricostruiti dagli inquirenti. Ha ribadito di vivere all’estero, dove lavora da alcuni anni. E’ stato il suo legale a chiedere la revoca dell’obbligo di firma. Il gip Fiore, dopo averlo sentito, ha optato per il divieto di dimora in città.