Gela. Il “campo Sicilia” mette semi e radici in città. Questa mattina, “l’altra Sicilia”, progressista e civica, si è riunita all’interno del teatro Eschilo. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola ha subito lanciato un modello alternativo al centrodestra che “per i territori decide a Palermo”. “Partiamo sfavoriti ma dobbiamo costruire insieme”, ha detto dal palco. La sintonia sembra esserci con il segretario regionale dem Anthony Barbagallo, altro fautore dell’iniziativa odierna. In platea, diversi sindaci del territorio come Comparato di San Cataldo e Bufalino di Montedoro e ancora l’ex primo cittadino di Caltanissetta Gambino. In città, sono arrivati amministratori da tutta la Sicilia. Sul palco, oltre ai riferimenti regionali dem e M5s, il senatore Ketty Damante e il consigliere comunale dem Maria Grazia Fasciana. Un’inversione di rotta, “una svolta” che parta dal basso, ha riferito Damante. Il “modello Gela” che ha vinto le amministrative è un punto di contatto essenziale. “Mettiamo da parte le frizioni, anche quelle degli ultimi giorni – ha spiegato dal palco il sindaco Di Stefano – dobbiamo parlare con i civici che magari si sono allontanati ma anche con Italia Viva, Azione, Mpa, comunisti e Sud chiama nord. Siamo stanchi di un centrodestra che si prende i meriti di un semplice rinnovo dell’accordo di programma ma senza aver mai dato un supporto ai territori. Gli amministratori sono lasciati da soli”.
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Di Stefano potrebbe essere il candidato alla presidenza della Provincia. Le valutazioni sono in essere.
All’iniziativa hanno preso parte i dirigenti di tutti i partiti del “modello Gela”, salvo poche eccezioni nonostante al tavolo delle provinciali stia partecipando anche il gruppo autonomista. In platea, il senatore M5s Pietro Lorefice.
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Il fronte si vuole compattare. “L’area civica va coinvolta – ha spiegato l’ex sindaco di Caltanissetta Gambino – con Terenziano Di Stefano, già quando era assessore, parlavamo per il territorio. Preferivo parlare con lui. Le criticità vanno risolte prime. A Caltanissetta il modello non ha funzionato. Abbiamo fatto una cazzata e oggi nove consiglieri di opposizione lavorano insieme”. Gli interventi sono proseguiti con consiglieri di Trapani, Palermo, Ragusa e Caltagirone, Gela, Misterbianco, Siracusa e Catania, Enna, Vittoria. In sala, diversi assessori della giunta Di Stefano, i dem Di Cristina e Fava, quelli del Movimento cinquestelle Morgana e Morselli, Di Dio di Azione, oltre a buona parte dei consiglieri comunali di maggioranza. Le provinciali saranno una prova del nove, soprattutto nel territorio.