L’affare dell’illuminazione pubblica, Arena stoppa i privati: “Stiamo potenziando la Ghelas”

 
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Gela. E’ un settore che da anni è entrato nelle mire di imprenditori privati, interessati a gestire per intero il sistema di illuminazione pubblica comunale. Nel luglio dello scorso anno, l’ex giunta Messinese aprì ufficialmente a questa soluzione, disponendo la creazione di un’unità di progetto interna al Comune, con il compito di seguire l’iter del project financing privato, presentato due anni fa dal raggruppamento composto dalle piemontese Exitone e dalla società gelese Coge Impianti. Una scelta che invece non sembra nelle corde della gestione commissariale del municipio. Il commissario Rosario Arena, invece, sta lavorando insieme all’amministratore delegato della municipalizzata Gianfranco Fidone per potenziare la struttura della Ghelas. Spetterà alla società in house occuparsi dell’illuminazione pubblica in città, che conta su un totale di oltre diecimila punti luce. “Stiamo lavorando per potenziare la Ghelas – dice Arena – ci muoviamo all’unisono con l’avvocato Fidone. L’illuminazione pubblica ai privati? Bisogna capire che è finito il tempo delle vacche grasse. Una qualsiasi azienda privata, magari per cinque o dieci anni, coprirà i costi ma incasserà tutti i profitti. Io non sono venuto qui a fare il Pulcinella di turno, magari per favorire chicchessia”.

Una volontà piuttosto chiara quella del commissario che chiude la porta ai privati. Porta che la scorsa estate era stata riaperta dall’ex giunta, nonostante al momento dell’insediamento in municipio l’allora grillino Domenico Messinese avesse revocato l’affidamento completato dal suo predecessore Angelo Fasulo. Nell’agosto di quattro anni fa, quell’appalto venne revocato su richiesta dell’ex assessore ai lavori pubblici Nuccio Di Paola, dopo l’indagine giudiziaria che coinvolse i vertici della Cpl Concordia. Inchiesta che agevolò il compito, dato che l’amministrazione grillina non vedeva di buon occhio l’ingresso dei privati. Nel raggruppamento che aveva ottenuto l’affidamento ultradecennale c’era proprio la Coge Impianti, che ha poi riproposto il project financing in accoppiata con Exitone. In municipio, almeno per ora, non sembra esserci spazio per i privati.

1 commento

  1. Se devono continuare a gestire l’illuminazione e il verde pubblico,come hanno
    fatto in tutti questi anni, meglio privatizzare tutto.
    Sono anni che segnalo la totale non manutenzione della strada Gela- Manfria, dove un terzo dell’impianto non funziona, e non si è mai intervenuto.
    Non parliamo poi se occorre la sostituzione di una plafoniera, e’ come chiedere la luna.
    Quindi caro commissario, non è che per far sopravvivere la ghelas, la cittadinanza deve soffrire, privatizza, almeno nei confronti della ditta appaltatrice, il comune può fare la voce grossa.

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