Gela. Nel Comune dove si rincorrono le emergenze la parola «normalità» è quella che viene inseguita. Ma numeri alla mano, anche il 2012 sarà un anno difficile. Lo ha ammesso nella conferenza stampa di fine anno il sindaco Angelo Fasulo, che ha tracciato un bilancio della sua attività.
Gli sforzi ci sono ma bisogna fare i conti con le minori entrate. Cinque milioni in meno nel 2010, undici milioni nel 2011. E nell’anno che sta per iniziare le risorse saranno sempre minori. Negli ultimi due giorni dell’anno la giunta è rimasta riunita quasi in seduta permanente. C’erano delibere in scadenza, servizi essenziali da prorogare, ma un patto di stabilità da mantenere e pochi soldi da investire.
Fasulo non vuole dirlo, ma ha trovato una situazione finanziaria disastrosa. Interessi su mutui pluriennali, pignoramenti, anni di bollette non pagate sia a Telecom che Enel. «Inutile dire se è colpa del commissario straordinario Greco o del sindaco che mi ha preceduto – si è limitato a dire – conta quello che bisogna fare per cambiare il modo di pensare».
L’attualità però dice che ci sono cooperative sociali che non vengono pagati da dodici mesi. Il nuovo decreto Monti esclude le imprese dal patto di stabilità per cui nel 2012 forse sarà possibile accorciare i tempi di pagamento. Problemi invece con la Regione, che non ha trasferito i fondi per i servizi essenziali. La conseguenza? I servizi sociali dovrà seguire l’ordine cronologico come qualsiasi fornitore. Malgrado le profonde ristrettezze l’amministrazione è riuscita a ridurre drasticamente il numero di pignoramenti e vertenze legali che si trascinavano da anni.
«Vi assicuro che riuscire a non sforare il patto di stabilità al Comune di Gela ha qualcosa di straordinario-La mia priorità per il 2012 – ha detto il sindaco – sono sicuramente le infrastrutture e le opere pubbliche per creare lavoro. Ammetto che il vero problema in città è l’arretramento culturale della politica. In questo calderone mi ci metto anch’io, inutile tirare in ballo il sindaco passato o presente. Credo che in un momento in cui molti enti locali, anche nella ricca Padania, espongono il cartello «vendesi» perchè ridotti sul lastrico, essere riusciti a fare partire alcune opere pubbliche senza soldi sia un risultato importante. Capisco che ci sono anche tante cose che non vanno, ma sono convinto che anche nel 2012, pur con questi limiti, faremo meglio». Gli obiettivi? una sede stabile del mercato settimanale, maggiori rapporti tra pubblico e privato per l’attivazione di progetti come il centro commerciale o il Mc Donald’s.