Gela. Assolto perché non ci fu evasione fiscale ma solo un errore nelle modalità di contabilizzazione. Le villette costruite negli scorsi anni. E’ arrivato un verdetto favorevole nei confronti dell’imprenditore Germano Trainito. Difeso dagli avvocati Vittorio Giardino e Guido Ziccone, è riuscito a dimostrare di non aver evaso il fisco rispetto a somme incassate a titolo di acconto per la vendita di diverse villette residenziali, costruite negli scorsi anni proprio dal suo gruppo edile. Le contestazioni a suo carico scattarono dopo alcuni accertamenti condotti dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle entrate. Proprio per fare chiarezza intorno all’intera vicenda, il giudice Passanisi ha deciso di sentire uno dei funzionari dell’Agenzia delle entrate che si occupò di valutare il caso. Una decisione condivisa non solo dal pubblico ministero ma anche dai difensori dell’imprenditore. Lo stesso imputato e i suoi legali hanno sempre contestato le accuse mosse dai magistrati della procura. In sostanza, non ci sarebbe stata alcuna evasione fiscale. “Si è trattato solo della scelta di un nostro consulente fiscale – ha precisato l’imprenditore edile durante le precedenti udienze – ci fu consigliato di fatturare al momento della conclusione del rogito per il trasferimento della proprietà degli alloggi. Per questo motivo, le verifiche effettuate dalla guardia di finanza diedero quell’esito”. Il successivo esame del funzionario dell’Agenzie delle Entrate è servito proprio a chiarire l’intera vicenda e a far scattare l’assoluzione pronunciata dal giudice Passanisi.