Gela. Non hanno alcun sostegno economico e, da anni, i familiari
si sobbarcano spese enormi per garantirgli le cure necessarie.
“Mancano i piani di assistenza individuale”. C’è una piccola di neanche venti mesi, un ex giovane militare rimasto paralizzato e un anziano colpito da ictus, costretto alla nutrizione artificiale. Per loro, non è mai stato previsto un piano di assistenza individuale, che garantirebbe finanziamenti regionali a copertura delle spese di cura e trasferta in centri di alta specializzazione. Casi che sono finiti sotto l’attenzione della commissione comunale ambiente e sanità. “Abbiamo fatto visita a queste famiglie – dice il presidente Virginia Farruggia – la loro situazione quotidiana, purtroppo, è difficile. A livello locale, non hanno trovato alcun tipo di sostegno. Sono costretti alle trasferte in centri ospedalieri del Nord Italia. Adesso, vogliamo verificare le ragioni dell’assenza di finanziamenti in loro favore. Sarebbe utile che in città si creasse una vera e propria rete di sostegno. Addirittura, la famiglia di un anziano, costretto a nutrirsi artificialmente dopo un ictus, è in attesa di una radiografia da circa un anno. Non hanno i soldi necessari a pagare l’ambulanza che dovrebbe trasportare il paziente e poi riaccompagnarlo nella sua abitazione, dato lo stato di assoluta inabilità”. Da alcuni giorni, il presidente Farruggia e gli altri componenti Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia, Maria Pingo e Crocifisso Napolitano stanno affrontando la vicenda di queste famiglie che sono solo la punta di un abbandono sanitario sempre più accentuato in città.