Gela. La nave greca che in trasferta miete successi e pubblico, rischia di diventare l’ennesimo smacco per una città che non riesce a mettere in mostra neanche la sua storia millenaria. Il Museo del mare, al momento, sembra un progetto che richiede tempi fin troppo lunghi. Ora, la politica inizia a pretendere risultati, almeno su questo fronte, anche se i precedenti non sono stati dei migliori. C’è la richiesta ufficiale di un consiglio comunale monotematico sulla vicenda. L’obiettivo, a questo punto, è arrivare in tempi celeri ad un Palazzo delle esposizioni, dove collocare la nave individuata per la prima volta nel lontano 1988. L’istanza è stata inoltrata alla presidenza del consiglio comunale dagli esponenti di “Libera-Mente”, Vincenzo Casciana, Pierpaolo Grisanti e Diego Iaglietti, ma anche dai consiglieri Davide Sincero, Valeria Caci e Giuseppe Guastella. Alla riunione dell’assise civica, però, dovranno partecipare i ricercatori dell’Università di Ginevra, i tecnici della soprintendenza e quelli della Regione, ma anche il direttore del Parco archeologico, i subacquei che per primi arrivarono ad individuare la nave nei fondali e l’esperto di storia locale Nuccio Mulè.
“Alla presenza di tutte le parti politiche e sociali si dovrà fare chiarezza e predisporre, fin da subito, tempi certi per l’esposizione permanente della nave greca nel territorio locale – dice Casciana che ha proposto per primo il consiglio – considerato il suo inestimabile valore culturale, archeologico e storico e perché, soprattutto, non venga preclusa la sua fruizione e il suo godimento a tecnici, visitatori, turisti e in particolar modo ai cittadini”.
La nave deve ritornare subito a Gela ed essere ammirata dove e stata trovata .Che vengono qua ad ammirarla, e no la non e giusta questa cosa.