Gela. Il giorno della commemorazione dei fedeli defunti è un evento particolarmente sentito in città. A Gela, usanza di questo giorno di commemorazione è recarsi al cimitero per far visita ai propri cari defunti, lasciando fiori freschi e lumini. La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora in Purgatorio. Antichissima è la commemorazione di tutti i fedeli defunti da parte della Chiesa, nella quale essa prega per l’ingresso in Paradiso di quanti hanno lasciato la vita terrena. Una tradizione antica, presente già agli inizi della cristianità, che ha pertanto un significato spirituale . Un periodo dell’anno, quello tra la festa di Ognissanti e la commemorazione dei defunti, in cui si fa maggiore comunione tra coloro che ancora sono sulla terra e coloro che invece sono già in cielo.
Si tratta anche di una giornata all’insegna della tradizione: infatti, si dice ai più piccoli che i parenti defunti portano, in questa occasione, giocattoli e dolciumi. Una tradizione che però negli ultimi anni è andata scemando, anche se ci sono ancora genitori che fanno trovare sorprese ai propri figli per mantenere il ricordo e la vicinanza del caro defunto. Fino a pochi anni fa, i bambini trovavano nelle loro case frutta martorana, dolci tipici del periodo, frutta autunnale, pupi di zucchero e, i più fortunati, un paio di scarpe nuove ed un gioco. Oggi forse sono pochi i bambini che possono dire di vivere così il 2 novembre.
Non esiste il purgatorio, è solo un’invenzione ad hoc per spillare soldi ai creduloni convinti che MAMMONA interceda per loro dietro conpenso. Solo la fede in Cristo può aprire la porta del paradiso, e nessun altro, il resto è aria fritta.