Gela. Insediatasi ufficialmente ormai due mesi fa, la nuova commissione comunale di indagine sui rifiuti non riesce ad avviare i lavori. In base a quanto deciso dai consiglieri, la commissione dovrebbe valutare l’intero periodo di gestione del servizio, portato avanti dall’attuale amministrazione comunale. Debiti maturati, servizi aggiuntivi, cumuli e i rapporti con la società Tekra, che continua a garantire in proroga tutte le attività. Sono questi i temi portanti da approfondire. Il primo atto ufficiale compiuto dai componenti è stata una richiesta di atti, indirizzata quasi esclusivamente ai settori bilancio e ambiente. Da quel momento, però, nessuna risposta, almeno fino ad oggi. Una nota è stata inoltrata sia al sindaco Domenico Messinese sia al segretario generale Salvatore Pignatello.
I consiglieri Guido Siragusa, Simone Morgana, Cristian Malluzzo, Vincenzo Cirignotta, Salvatore Sammito e Luigi Di Dio (tutti componenti insieme al presidente dell’assise civica Alessandra Ascia) hanno ritenuto necessario avere la disponibilità materiale dei documenti prima di organizzare ogni tipo di attività. Tra misure correttive da portare in aula consiliare, atti finanziari da velocizzare e modifiche al pef di quattro anni fa, pare che gli uffici del municipio siano concentrati su altro. Dopo quella costituita due anni fa, la nuova commissione di indagine (che non ha mancato di produrre polemiche politiche anche all’interno dei partiti che hanno deciso di aderire) parte con il freno a mano tirato, sempre che possa veramente partire.