Gela. L’assenza dei tecnici della Regione, compresi quelli dell’Arpa, ha reso sostanzialmente monco il tavolo di confronto sulla questione bonifiche.
Il progetto della Petroltecnica. A Roma, al Ministero dell’ambiente, c’erano il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, c’erano i funzionari di Eni e uno dei responsabili della Riserva orientata Biviere Emilio Giudice, insieme ai sindacati del settore. Senza funzionari regionali e di Arpa, è saltato il confronto sulle aree pubbliche. Rispetto alle aree private da bonificare, invece, il faccia a faccia si è esteso soprattutto al progetto della Petroltecnica, tra le aziende che dovrebbero insediarsi tra le aree dismesse di raffineria. Il progetto prevede un’attività di intervento sui suoli contaminati da bonificare. I tecnici del ministero, allo stato attuale, non hanno ancora dato il via libera definitivo. L’amministrazione comunale, comunque, sembra piuttosto convinta dell’investimento della stessa Petroltecnica. Maggiori approfondimenti sono stati chiesti dallo stesso Emilio Giudice. Il responsabile della locale Lipu, comunque, ha sollevato nuovamente la necessità di approfondire l’eventuale sussistenza di percentuali anomale di arsenico lungo la Piana di Gela. Non a caso, ha avanzato la necessità di un tavolo particolareggiato sul caso. Senza i funzionari della Regione, però, gran parte del confronto slitta, probabilmente, a dopo il periodo estivo.