Gela. Il braccio di ferro giudiziario che da alcuni anni contrappone i vertici della Residenza sanitaria assistita Caposoprano
e quelli dell’Asp locale si tinge di nuove cifre.
I pagamenti dovuti. I manager dell’azienda sanitaria provinciale devono pagare oltre 740 mila euro. Soldi che finiranno nelle casse della Rsa per una serie di prestazioni svolte e mai pagate proprio dall’Asp. Nelle scorse settimane, i giudici del tribunale di Caltanissetta hanno disposto l’esecutività di tre, pesanti, decreti ingiuntivi. Adesso, i soldi devono passare alla Rsa. Il blocco dei pagamenti era stato deciso dai manager sanitari dopo l’avvio di un’indagine penale che ha coinvolto non solo alcuni responsabili della Rsa ma anche funzionari e medici dell’Asp. Quindi, stop ai pagamenti per prestazioni successive al gennaio 2015. I giudici civili del tribunale di Caltanissetta, però, hanno accolto le richieste dei legali della Rsa. Nonostante il blocco dei pagamenti, le prestazioni effettuate dalla struttura di Caposoprano per conto dell’Asp sono comunque proseguite, fino ad arrivare ad una nuova convenzione.