Gela. La procedura di acquisizione non è mai stata seguita da un decreto di esproprio. Così, i giudici del Tribunale amministrativo di Palermo hanno accolto il ricorso presentato dall’imprenditore Fabrizio Russello, già proprietario di un’area, in passato occupata per i lavori di ampliamento del cimitero Farello.
“Manca un tempestivo decreto di esproprio”. Davanti alle evidenti irregolarità nell’intero procedimento, i giudici amministrativi hanno dato ragione al ricorso presentato dai legali dell’imprenditore. Il Comune si è costituito in giudizio. “Risulta incontestato tra le parti che alla dichiarazione di pubblica utilità – si legge nella sentenza – non ha fatto seguito l’adozione di un tempestivo decreto di esproprio, pur in presenza della realizzazione dell’opera programmata”. I giudici amministrativi, così, hanno disposto l’obbligo del risarcimento danni in favore del proprietario dell’area occupata. Lo stesso imprenditore, negli scorsi mesi, ha anche avanzato la proposta di un project financing privato sempre per l’ampliamento del cimitero Farello, l’unico sito dove è ancora possibile costruire, rispondendo alla necessità di nuovi loculi.