Gela. Il dossier sul caso rifiuti preannunciato dal vice sindaco Simone Siciliano non è ancora arrivato sui tavoli della commissione comunale d’indagine, istituita negli scorsi mesi. Verso la ripresa dei lavori. I lavori, dopo l’ultima proroga autorizzata dal consiglio comunale, dovrebbero riprendere entro il 20 giugno. “Tutta la nuova documentazione fatta pervenire dai dirigenti e quella dell’Ato verrà valutata alla ripresa dei lavori – dice il coordinatore delle attività Salvatore Gallo – manca solo il materiale documentale preannunciato dall’assessore Simone Siciliano”. Proprio l’arrivo di nuovi atti ha spinto i componenti della commissione a chiedere una seconda proroga, dopo quella già concessa negli scorsi mesi. Una decisione che non ha mancato di far scoppiare polemiche, anche in aula consiliare. A contestare la seconda proroga e, soprattutto, la previsione del gettone di presenza per i componenti della commissione, sono stati i consiglieri comunali del Megafono. A conclusione di questa nuova tornata di riunioni, la commissione, voluta principalmente dal Movimento 5 Stelle, dovrebbe presentare una dettagliata relazione sul sistema di gestione dell’appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città.
Pagati i servizi extracontrattuali di aprile. Il tema, peraltro, continua a tenere banco in consiglio comunale con il maxi debito da due milioni di euro da regolarizzare in favore della società Tekra, attuale gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Intanto, i tecnici del settore ambiente e il dirigente Salvatore Lombardo hanno firmato il provvedimento che sblocca una cifra, di poco superiore ai 52 mila euro, destinata sempre alla Tekra. Si tratta del pagamento dei servizi extracontrattuali svolti dagli operatori dell’azienda campana nel mese di aprile.