Palazzo delle Poste | Il fascino razionalista di Caltanissetta e la curiosità poco conosciuta che lo rende unico
Il Palazzo delle Poste di Caltanissetta: architettura razionalista, affreschi di Gino Morici e una curiosità storica sorprendente.

Il palazzo delle poste
Nel cuore di Caltanissetta, tra le vie del centro storico, sorge il suggestivo Palazzo delle Poste, un capolavoro di architettura razionalista costruito tra il 1931 e il 1934. Progettato dall’ingegnere G. Lombardo sul sito dell’antico convento di Sant’Antonino, l’edificio fu inaugurato il 29 ottobre 1934, diventando simbolo della modernizzazione fascista. Oggi ospita la storica Banca del Nisseno e la Soprintendenza, dopo un restauro conservativo che ne ha esaltato i dettagli artistici.
Una galleria di affreschi che raccontano la storia delle comunicazioni
All’interno del piano terra e del primo piano si trova una straordinaria raccolta di affreschi di Gino Morici, realizzati tra il 1937 e il 1939, dedicati ai temi delle telecomunicazioni, dei trasporti e delle aspirazioni nazionali. Tra le opere più celebri spicca l’“Allegoria dell’Italia” (1939): una grande tela (3,90×2,05 m) in cui una figura femminile domina paesaggi agricoli e marittimi, espressione del fascino con cui Morici celebrava produzione e progresso. Elementi futuristi e meccanomorfi animano poi la Sala del dopolavoro: timoni, ruote dentate, eliche e macchinari, che rivelano l’eclettismo visionario dell’artista.

Curiosità
Durante un procedimento del 2024, la Soprintendenza ha imposto il sequestro dell’Allegoria dell’Italia, rivendicandone la tutela a causa della sua grande rilevanza storico-artistica. Questo gesto ha riportato all’attenzione pubblica l’edificio e la figura di Gino Morici, poco conosciuta al grande pubblico, rilanciando l’idea di trasformare il Palazzo in un vero e proprio museo civico dedicato all’arte del ventennio e alle moderne forme di comunicazione.