Impianto compostaggio comunale, Nardo ha accettato incarico per lo studio fattibilità

 
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Gela. Mentre si sta decidendo il futuro politico dell’assessorato all’ambiente, fino alla scorsa settimana retto ufficialmente dalla dem Grazia Robilatte, a Palazzo di Città è stato mosso un passo ulteriore verso il progetto dell’impianto di compostaggio dei rifiuti, tutto di proprietà dell’ente. Dopo l’atto di indirizzo dello scorso gennaio, fortemente sostenuto dall’assessore Robilatte, arriva l’incarico assegnato al chimico industriale Fabrizio Nardo. Dovrà occuparsi di redigere uno studio di fattibilità “tecnico-economica”. L’amministrazione comunale punta sulla tecnologia brevettata da Nardo e già adottata in un impianto di Caltagirone, dove lo scorso febbraio sono stati effettuati i primi sopralluoghi anche da parte dei tecnici del Comune. Nardo è proprietario della tecnologia Np-Biotech, che dovrebbe essere il punto di riferimento del nuovo impianto di compostaggio, stabilizzazione e pastorizzazione. Ha accettato l’incarico che gli è stato affidato dall’amministrazione comunale, attraverso il settore ambiente. E’ stata predisposta una cifra di poco superiore ai 18 mila euro. Ad oggi, il sistema di compostaggio di contrada Brucazzi, di proprietà dell’Ato Cl2, continua a non avere la necessaria capacità per la lavorazione dei quantitativi di frazione Forsu che arrivano dai Comuni dell’ambito. C’è spesso l’esigenza di appoggiarsi ad impianti privati, con un inevitabile aumento dei costi.

Dati che hanno condotto l’amministrazione comunale a guardare ad un proprio sistema, da realizzare con la tecnologia Nardo. In base alle informazioni fornite, permette di abbattere le emissioni, assicurando un compost di maggiore qualità e in tempi ridotti rispetto ai processi ordinari. Ci sono già state diverse interlocuzioni tra il chimico industriale (per un breve periodo assessore dell’ex giunta grillina del sindaco Messinese), l’amministrazione comunale e i funzionari del settore ambiente. Nel provvedimento di conferimento dell’incarico per lo studio di fattibilità ci sono le firme dei dirigenti Grazia Cosentino e Orazio Marino e del funzionario Santi Nicoletti.

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