Gela. Praticamente impossibile, almeno fino ad ora, avere riscontri dalla Regione sulle linee guida che dovrebbero consentire di chiudere il regolamento per la gestione degli immobili abusivi. L’atto era già arrivato all’assise civica, nel corso del primo lockdown, ma a causa delle riunioni in remoto si preferì attendere che la trattazione potesse avvenire direttamente in aula. Da quel momento in poi, c’è stato lo stallo. Da Palermo giunse una nota di verifica, con le necessità che il regolamento venisse trasmesso agli uffici regionali. I componenti della commissione consiliare urbanistica hanno ripreso l’attività di verifica e di aggiornamento del provvedimento, ma da Palermo non sono più arrivate indicazioni. I consiglieri attendono riscontri ormai da alcuni mesi e anche negli ultimi giorni hanno tentato di avere un contatto con i funzionari che si occupano della vicenda degli immobili abusivi. “Non rispondono al telefono e non rispondono alle nostre pec”, dice il presidente della commissione Giuseppe Morselli. A questo punto, non ci sono neanche certezze sui tempi per riportare in aula consiliare l’intero regolamento, rivisto. La linea della commissione è di salvaguardare gli immobili abusivi, acquisiti al patrimonio del Comune e che siano stati dichiarati di pubblica utilità. Nella gran parte dei casi, si tratta di abitazioni dove vivono interi nuclei familiari, che in passato costruirono senza le dovute concessioni. La demolizione prevista dalle norme in materia dovrebbe essere solo una soluzione estrema, qualora non ci fossero i presupposti per “salvare” l’immobile.
Il recente caso di Niscemi, con diversi consiglieri comunali sotto indagine per aver votato atti tesi proprio a salvaguardare immobili irregolari, ha comunque indotto la commissione a valutare ancora con più attenzione l’intera materia. In città, la media delle costruzioni realizzate senza tutte le necessarie concessioni è molto elevata e prevedere una demolizione generalizzata potrebbe far maturare un enorme malcontento sociale, soprattutto quando si tratta di prima abitazioni. Tutti fattori che il regolamento dovrebbe contribuire a gestire attraverso norme dettagliate, sempre che dalla Regione trovino il tempo per dare seguito a quanto trasmesso dalla commissione, composta inoltre da Gabriele Pellegrino, Vincenzo Cascino, Alessandra Ascia e Diego Iaglietti. Negli scorsi giorni, è stato pubblicato un avviso per la manifestazione di interesse destinata ad affidare il servizio di condono edilizio ad operatori esterni, almeno per i prossimi mesi. E’ ancora elevata la percentuale di pratiche da istruire. Sia i magistrati della procura che la prefettura seguono la vicenda.