Gela. Non c’è nessuna emergenza che metta a rischio i conferimenti dei rifiuti nella discarica Timpazzo e, di conseguenza, i giudici del Tar di Palermo accolgono le richieste giunte dai vertici dell’Ato Cl2.
“Nessuna emergenza a Timpazzo”. In sostanza, il commissario liquidatore Giuseppe Panebianco e i suoi tecnici, coordinati dall’ingegnere Sergio Montagnino, hanno impugnato tutti i provvedimenti, firmati dai funzionari regionali, che imponevano il trasferimento della frazione secca di sopravaglio dei rifiuti indifferenziati nella discarica privata di Motta Sant’Anastasia, di proprietà della società Oikos. Gli effetti di quei recenti provvedimenti vengono sospesi, accogliendo proprio quanto indicato dall’avvocato Stefano Polizzotto. Ufficialmente, sfruttando un’altra recente sentenza del tribunale amministrativo che in realtà riguardava solo la vicenda della discarica etnea, la frazione secca sarebbe dovuta finire nella discarica privata per evitare di intasare il sito di Timpazzo. In realtà, il provvedimento arrivato dalla Regione rischia solo di far aumentare a dismisura i costi sostenuti dall’Ato e dagli stessi utenti. Sarebbe stato necessario, infatti, coprire finanziariamente le costose attività di trasferimento quotidiano da Timpazzo alla discarica di Motta Sant’Anastasia. Per ora, tutto viene congelato, in attesa che a metà maggio i giudici amministrativi palermitani entrino nel merito del ricorso presentato dai vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione. “Considerato, peraltro, che, nella doverosa valutazione dei contrapposti interessi in causa, la concessione della detta misura cautelare non sembra possa arrecare serio pregiudizio all’interesse dichiaratamente perseguito dall’amministrazione – si legge nel decreto emesso dai giudici del Tar di Palermo – (ossia il prolungamento della vita utile della citata discarica di c.da Timpazzo), atteso che, secondo quanto dedotto in atti, l’A.T.O. Ambiente CL2 S.p.A “con nota prot. n. 485, del 29 marzo 2017, l’ATO CL2 ha ulteriormente specificato all’Assessorato l’erroneità della previsione di conferimento presso la discarica di Catania rilevando come la capacità residua della discarica di c/da Timpazzo fosse pari a mc. 86.400 con una durata residua di circa tre anni considerati i flussi attuali, tenuto conto della riduzione di circa il 30% di conferimento rispetto ai valori presunti”. I tecnici regionali, così, vengono smentiti dai vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione e, per ora, niente trasferimenti nella discarica privata.