Gela. Un mese fa, i giudici del Tribunale amministrativo di Palermo, con un’ordinanza, hanno sospeso gli effetti di tutti gli atti che portarono la giunta a nominare i componenti dell’associazione temporanea di scopo ai quali affidare l’intero peso del contenzioso giudiziario dell’ente.
Impugnato il verdetto del Tar. Dopo lo stop del Tar, arriva la reazione della giunta che ha deciso d’impugnare l’ordinanza sospensiva davanti al Consiglio di giustizia amministrativa. L’amministrazione comunale, per il tramite del sindaco Domenico Messinese, ha già provveduto alla nomina di un legale romano, l’avvocato Antonino Galletti, che si occuperà di rappresentare l’ente. L’ordine locale degli avvocati, negli scorsi mesi, ha contestato l’intera procedura che ha permesso di arrivare alla scelta di Maria Concetta Cosentino, Maria Angela Galioto e Ottone Salvati, costituiti in associazione temporanea di scopo per portare avanti l’intero contenzioso dell’ente comunale e ridurre al minimo gli incarichi legali esterni. Per i magistrati del Tar che si sono pronunciati mediante ordinanza, “il ricorso è assistito da sufficiente fumus boni iuris, specie sotto il profilo del denunciato vizio di incompetenza, e dal prescritto periculum in mora”. La decisone di pubblicare un avviso finalizzato alla scelta di un pool di professionisti venne sostenuta sia dal sindaco Domenico Messinese sia dall’assessore Fabrizio Morello, convinti della necessità di ridurre al minimo le voci di bilancio legate agli incarichi legali esterni. Annualmente, la spesa per gli avvocati chiamati a difendere il Comune ha spesso superato anche il milione di euro. L’Ordine, però, ha contestato in più punti non solo l’avviso pubblico ma anche gli atti successivi, compreso quello di nomina dei tre professionisti.