Gela. “I problemi del depuratore di Macchitella non sono stati prodotti dai lavori in corso commissionati dalla regione. Parliamo di un impianto vecchio che cadeva letteralmente a pezzi. Meno male che la procura scelse di sequestrarlo”.
E’ netta la posizione assunta dall’attuale dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti della regione Sicilia Marco Lupo. “Spiace – spiega alla nostra testata – venire a conoscenza di critiche davanti a lavori indispensabili, peraltro economicamente coperti dalla sola gestione commissariale”.
Sotto questo profilo, il dirigente rigetta qualsiasi dubbio circa la conduzione degli interventi all’interno dell’impianto di Macchitella. “I tempi troppo lunghi? – continua – chiaramente sono collegati al fatto che l’impianto, data la sua vetustà, ha necessitato di attività ulteriori. Inoltre, presenta diverse criticità”.
E, alla fine, ribadisce il concetto. “Questa situazione – conclude – non è di certo stata provocata né dal sequestro imposto dai magistrati della procura né, tantomeno, dai lavori avviati. Paradossalmente, sembra quasi di doversi difendere dall’accusa di essere intervenuti per rimettere in sesto un impianto del tutto vetusto”.
Il suo nome è spesso rimbalzato in aula consiliare durante il dibattito sul caso Macchitella: un messaggio inviato a chi ha orecchie per comprenderlo?