Gela. Ieri, in consiglio comunale, è stato palese quando si è trattato di votare la variazione di bilancio per gli ultimi interventi nella struttura di Macchitela lab, l’ex casa albergo Eni destinata a diventare polo della formazione e universitario. L’opposizione, che avrebbe potuto sfruttare qualche defaillance numerica della maggioranza, è rimasta in aula e ha detto sì all’atto. E’ stata ribadita una linea di “responsabilità amministrativa” che è stata sposata, fin dall’inizio, tra gli altri, dal vicepresidente del civico consesso, il forzista Antonino Biundo. E’ piuttosto conclamata la sua scelta, indipendentemente dalle strategie di un’area del suo partito che fuori dall’aula spinge invece per un’azione intransigente. “Davanti ad atti così importanti, che toccano il futuro dei nostri giovani, Forza Italia ci sarà sempre – spiega Biundo – ieri, avremmo potuto far mancare il numero legale. Sarebbe stato molto facile. Invece, abbiamo dato priorità alla città e a un progetto che deve partire prima possibile. E’ questa la Forza Italia che mi piace e che rappresento. Il resto mi interessa poco. Ognuno è libero di parlare ma in aula, come ho più volte detto, vado io ed esprimo il voto a favore della città. Chiaramente, su atti che non condividiamo non ci sarà mai un sostegno”. In questi mesi, non sono mancate le diffidenze interne a un partito che in consiglio porta avanti un approccio “responsabile” mentre fuori dal palazzo non bada troppo agli equilibri e sferza l’amministrazione comunale. “Condivido la posizione del consigliere Pellegrino – aggiunge Biundo – quando si fa opposizione costruttiva, anche da fuori, che ben venga. Ma farla solo per attaccare e basta, non è il mio metodo. Nel partito ci sono dei ruoli anche se tutti, giustamente, possono sviluppare il loro punto di vista”.
Biundo è l’unico rappresentante azzurro in aula e come tanti altri esponenti d’area attende che il centrodestra locale si determini in vista delle provinciali di secondo livello. Appuntamento elettorale che è diventato ufficiale solo la scorsa settimana, con il benestare del governo regionale. “Per ora, non ci sono state riunioni – conclude – non ho avuto modo di confrontarmi con l’onorevole Mancuso e con il resto del partito. Una candidatura a consigliere provinciale? Sono disponibile, essendo l’unico consigliere comunale del partito più suffragato alle amministrative. Non ne faccio una questione di personalismi. Sono a disposizione così come altri consiglieri di centrodestra”.