Gela. Il servizio di trasporto dei disabili rimane fermo al palo, trascinandosi nella disperazione 12 operatori e i circa 80 disabili che ne usufruivano. Si lavora per rimodulare il bando e creare condizioni più vantaggiose per le imprese. La decisione è stata adottata dopo che per la terza volta il bando pubblicato dal Comune è andato deserto. Le imprese invitate a partecipare non si sono presentate. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata la vertenza avviata dagli operatori contro la cooperativa Progetto Vita ad avere scoraggiato gli imprenditori, consapevoli di dovere assumere, nel rispetto del bando, lo storico personale che da anni si occupa del trasporto dei disabili. L’assessore e la dirigente del settore Servizi sociali, rispettivamente Pietro Lorefice e Maria Morinello, ieri mattina, hanno accolto una rappresentanza dell’associazione “H” composta da Paolo Capici e l’avvocato Paolo Novello di Catania, ipovedente, chiamato a ricalcolare l’analisi dei costi per capire se sarà possibile riformulare il bando di gara per affidare il servizio. Dall’incontro sono emerse numerose criticità, come i mezzi per il trasporto dei disabili bloccati dal fermo amministrativo. Gli stessi uffici comunali del settore Ecologia sono risultati non a norma nel rispetto dell’abbattimento delle barriere architettoniche. “E’ tutto un disastro – accusa Paolo Capici – Per effettuare un tavolo di concertazione siamo stati dirottati in un altro ufficio del comune costringendo i dipendenti a sospendere le attività. Ho evidenziato il disagio all’assessore Lorefice proponendo di spostare la ripartizione presso i locali del settore all’Istruzione. Intanto, per fare ripartire il servizio di trasporto dei disabili, abbiamo chiesto all’avvocato Novello di effettuare una analisi dei costi per cercare di riformulare il bando di gara”.