Il sangue della guerra di mafia, carcere a vita confermato per tre imputati

 
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Gela. Confermato il carcere a vita per tre presunti esponenti delle cosche di mafia che ebbero un ruolo decisivo nella guerra capace d’insanguinare la città a cavallo tra anni ottanta e novanta.

I giudici della corte d’assise d’appello di Caltanissetta hanno condannato all’ergastolo Emanuele Argenti, Emanuele Emmanuello e Salvatore Morello.
I tre, già dichiarati colpevoli in primo grado e per questo destinatari di ergastoli, avrebbero fatto parte del gruppo che organizzò e mise a segno l’omicidio di Orazio Coccomini e Salvatore Lauretta, alla base del successivo scontro di mafia andato in scena in città. Secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, avrebbero responsabilità anche nella lupara bianca del giovane Giacomo Di Stefano.
Le famiglie delle vittime hanno deciso di costituirsi parte civile con gli avvocati Carmelo Tuccio e Giovanni Cannizzaro. Gli imputati, invece, sono stati difesi dai legali Flavio Sinatra e Sergio Monaco. I tre Finirono al centro dell’operazione ribattezzata “Genesis”.  

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