Gela. Tra battute e sorrisi ironici il giallo dell’ambasciatore Unesco che non è ambasciatore ha creato imbarazzo e polemiche. Raymond Bondin non è ambasciatore dell’Unesco, o meglio non lo è più, ma il Rotary International ha voluto chiarire in una nota la propria posizione insieme ad Archeoclub Gela e Polo Museale rivendicando la bontà dell’iniziativa.
“L’obiettivo era e rimane l’inserimento delle Mura Timoleontee,nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’umanita’. Per farlo si ‘e ritenuto utile, agevolare, con costi sostenuti interamente dai rispettivi clubs , e in forma totalmente gratuita per le istituzioni, l’incontro tra il Comitato per la promozione delle Mura Timoleontee, costituito tra gli altri dal Comune di Gela, il Polo Museale e la professoressa Panvini, con il dott. Raymond Bondin, il cui Curriculum professionale riportato sul sito ufficiale dell’ UNESCO”.
Bondin è attuale componente della Commissione Nazionale maltese per l’UNESCO, che ha servito per oltre 22 anni ricoprendo tra le altre anche la carica di Ambasciatore. Non sara’ dunque il titolo di ambasciatore, o ambasciatore emerito a fare la differenza, e sul valore che lo stesso portera’ in forma totalmente gratuita, a sostegno della candidatura di Gela.
Il Rotary Club di Gela facente parte del Distretto Sicilia-Malta, grazie ai privilegiati rapporti con le rappresentanze istituzionali della Repubblica di Malta, aveva già ricevuto rassicurazioni sul ruolo del dott. Raymond Bondin, sotituito nel ruolo di ambasciatore UNESCO da Joe Vella Gauci, che sarà invitato, una volta che la candidatura di Gela verrà formalizzata attraverso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.