Il presidente Fiore e il sindaco scrivono al Ministro: rischiamo di vanificare anni di lavoro

 
0

Gela. A difesa del tribunale. A sostegno dell’unico giudice che segue i procedimenti penali su inquinamento ambientale e malformazioni che sarà applicato a Catania. Il presidente del tribunale, Paolo Fiore e quello della Corte D’Appello hanno espresso la loro contrarietà al trasferimento di Manuela Matta. “La situazione che presto verrà a crearsi è critica – scrive il presidente Fiore al ministro della Giustizia Andrea Orlando – Rischiamo di vedere vanificati anni di impegno inquirente nel settore ambientale e in quello del lavoro”. Fiore parla a nome anche del procuratore capo Lucia Lotti, esprimendo incredulità di tutti i magistrati per l’accaduto.

Sull’argomento è intervenuto il sindaco Domenico Messinese. “Gela non assisterà impassibile all’ennesimo tentativo di scippare la città di un diritto di Stato”. Il provvedimento è stato adottato lo scorso 22 dicembre dal Consiglio Superiore della Magistratura. “Colpire la sede del distretto giudiziario maggiormente compromessa dalla carenza d’organico – ha continuato il primo cittadino – apparirebbe come uno dei peggiori sabotaggi all’azione inquirente della nostra procura in tema di ambiente e lavoro, in una terra che grida giustizia. Uno stop a centinaia di importanti procedimenti penali ci allontana dallo Stato di Diritto e ci rende orfani delle dovute tutele giudiziarie. Da oggi annunciamo una serie di iniziative di mobilitazione – ha concluso il sindaco di Gela – per ottenere dal Csm un’istanza di revoca dell’applicazione extradistrettuale, coinvolgendo anche le sensibilità di tutta la deputazione del territorio. I parlamentari abbiano la forza di sostenere le rivendicazioni della gente di Gela portando le loro istanze a Roma, per rispetto di chi è stato offeso dall’ingiustizia e di chi è piegato dal bisogno”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here