Gela. A Palazzo di Città si cercano soluzioni per stringere i cordoni di una borsa, già piuttosto leggera. Anche il neo assessore Giuseppe Licata vuole mettere mano ad un nuovo tentativo di razionalizzare la spesa, magari recuperando soldi che spettano al Comune. Tra i settori che più fanno soffrire le casse del municipio, c’è sicuramente quello degli affari legali (delega assegnata proprio a Licata). Il municipio viene trascinato spesso e volentieri nelle aule di tribunale e il peso finanziario non riguarda solo eventuali condanne oppure i soldi che non si riescono a recuperare. Si spende, e tanto, anche per assegnare incarichi ad avvocati esterni, seppur iscritti in un apposito albo comunale. In base ai dati resi noti dagli uffici del municipio, in appena sei mesi (da gennaio a giugno) sono stati assegnati oltre sessanta incarichi, tutti a legali che dovranno difendere l’ente oppure rappresentarlo in azioni intentate proprio da Palazzo di Città.
Ci sono incarichi per le questioni più disparate. Si va dalle semplici cause civili di risarcimento danni a quelle tributarie, senza dimenticare procedimenti penali e amministrativi. Totale, 63 incarichi. Ad inizio mandato, il sindaco Domenico Messinese e l’allora assessore Fabrizio Morello (poi dimessosi) avevano cercato di istituire una sorta di struttura legale a supporto dell’ente, un’associazione temporanea composta da tre avvocati. Soluzione che saltò dopo i verdetti sfavorevoli arrivati dai giudici amministrativi, ai quali si rivolsero gli avvocati del locale consiglio dell’ordine. Così, prosegue la sequela di incarichi esterni, con costi che ancora devono essere del tutto quantificati (almeno per l’anno in corso).