Gela. Un rinvio “tecnico” per verificare le richieste arrivate dai legali del Comitato No Peos e delle associazioni che si sono costituite in giudizio
contro il progetto di parco eolico offshore lungo la costa che da Gela raggiunge l’area di Butera.
Il giudizio al Tar Lazio. Si sta tenendo davanti ai giudici del Tar Lazio il procedimento amministrativo sorto per contestare la legittimità della procedura che ha permesso di dare il via libera al parco eolico offshore voluto dalla Mediterranean Wind offshore. Il rinvio è stato chiesto sia per esaminare la diffida firmata dalla Soprintendenza regionale del mare che, tramite il direttore Sebastiano Tusa, ha più volte lamentato di non essere stata convocata ai tavoli tecnici sia per verificare il possibile avvio della procedura d’infrazione europea dopo il rilascio di tutte le autorizzazioni ai cantieri del parco offshore. Sono già state fissate le prossime udienze del 13 febbraio e del 13 aprile.
Lo scarso impegno di Crocetta. I membri del comitato, però, lamentano lo scarso interessamento da parte del presidente della regione Rosario Crocetta. “Da sindaco – scrive in una nota Maria Ferrera in rappresentanza del comitato – ha messo la faccia in questa battaglia. Per cui, il suo attuale mancato impegno rischia di condizionare negativamente l’esito finale. Molto ancora è possibile fare per opporsi alla realizzazione di quest’opera e questo molto vorremmo farlo in sinergia ed a viso aperto con gli enti e le istituzioni locali e regionali che sono preposte a rappresentare e tutelare gli interessi sovrani dei territori e dei cittadini che in essi vivono quotidianamente”.