Gela. Il fronte delle indagini che riguardano la drammatica morte del piccolo Loris Rodoti è sempre più esteso. Sono diciassette i medici attualmente toccati dall’inchiesta della procura di Palermo. Oggi, è stato affidato l’incarico per le operazioni peritali, avviate per acquisire ulteriori elementi attraverso l’autopsia espletata. La famiglia, colpita da un dolore enorme, sta seguendo tutte le fasi, anche con propri consulenti e l’assistenza dell’avvocato Mariella Giordano. Abbiamo riferito dei due indagati, una ventinovenne e un trentanovenne (entrambi difesi dall’avvocato Rocco Cutini), che erano a bordo della Lancia Y, quando il bambino è stato investito, a Settefarine. Sono accusati di omicidio stradale e lesioni, in un’inchiesta condotta dai pm della procura locale. In settimana, è stato conferito un incarico tecnico all’ingegnere Girolamo Vitellaro, al fine di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Per la procura gelese, non è da escludere che la morte del bambino sia da collegare direttamente al sinistro stradale. Loris era in sella alla sua bicicletta ed è stato travolto dalla vettura in transito. Con il passare dei giorni, dopo un trasferimento in un nosocomio catanese, sembrava che le sue condizioni fossero migliorate. Era stato dimesso ma la situazione progressivamente è peggiorata, fino alla morte avvenuta a Palermo, dove era stato condotto, d’urgenza. Il pm palermitano Giulia Beux ha formulato i quesiti tecnici, sottoposti al perito che si occupa della fase dell’autopsia, che rilascerà una relazione, importante per avere un quadro più preciso circa le cause del decesso.
La procura del capoluogo intende capire se possano esserci connessioni dirette tra l’incidente e la successiva morte oppure se sia ipotizzabile una responsabilità medica. Risultano indagati, in questa fase, medici e operatori in servizio negli ospedali di Gela, Catania e Palermo, dove il bambino è arrivato nelle settimane precedenti al decesso. Rispetto al nosocomio locale, sono toccati dall’inchiesta medici in servizio prevalentemente in pediatria e cardiologia. Le ipotesi sono di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. L’attenzione della procura palermitana si concentra sui medici e sui due occupanti dell’automobile.