Gela. Ieri, una riunione fiume con i dirigenti nel tentativo di chiudere prima possibile la procedura che dovrebbe condurlo ad approvare il bilancio di previsione 2018. Il commissario Rosario Arena, nonostante il parere non favorevole emesso dal collegio dei revisori dei conti, sembra ormai pronto a dire sì al documento finanziario. I numeri dell’ente sono tutt’altro che favorevoli e pesano come macigni i debiti accumulati con il servizio rifiuti. Il commissario però esclude qualsiasi ipotesi di dissesto. “La situazione è complessa – dice – ma stiamo evitando il dissesto finanziario. I non addetti ai lavori mi contestano per via dei tagli che ho disposto. So che si tratta di misure impopolari, ma erano necessarie. Io ho il dovere di salvare le casse del municipio”. Arena nelle ultime ore ha partecipato ad un nuovo tavolo tecnico al ministero dell’ambiente, ma continua a rimanere in contatto con i suoi dirigenti.
“Dissesto non è una parola inclusa nel mio personale vocabolario – conclude – le conseguenze sarebbero molto gravi anche per la gestione ordinaria dell’ente”. La Corte dei Conti continua a tenere sotto stretta osservazione le vicende del Comune e non mancano proteste dopo i tagli decisi proprio dal commissario che sono andati ad incidere su servizi garantiti da anni.
Da un lato con i tagli salva il comune dal dissesto, dall’altro stipula un contratto gredito a Tekra e piuttosto che controllare se effettua il servizio con regolarità, fa anticipare l’orario di servizio dei vv. uu. per incastrare i cittadini sporcaccioni e far cassa. Cittadini attenti come chi scrive, si trova a lottare con gli addetti che o non ritirano principalmente l’umido, o se lo ritirano lo fanno a strascico per cui metà resta sotto casa. Visto, però che sono mattiniero, sto maturando l’idea di diventare anch’io cittadino sporcaccione. O no sig. Commissario.
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Certo è importante che il commissario non si macchi come persona che ha determinato il dissesto finanziario della città, da lui scelta come seconda città adottiva, dopo quella di Catania che, invece, è già stata dichiarata in dissesto. Certo e ‘ che la situazione complessa che il commissario ha trovato è il frutto di 3 anni di disimpegno del consiglio comunale che non si è mai voluto assumere in pie le responsabilità per cui ogni consigliere era stato eletto. E come se ciò non bastasse, ancora oggi, come ex consiglieri gli tirano la giacchetta di qua e di la per cercare di non fare emergere le proprie responsabilità per non avere agito per tempo alle correzioni da apportate sul bilancio e sul l’adeguamento delle entrate. Ecco perché il commissario è costretto ad effettuare tagli a servizi importanti. Naturalmente il commissario diventa adesso lui il responsabile di non procedere rapidamente all’adeguamento delle entrate, solo che cosi facendo, non si fa approvare il bilancio dai sindaci revisori ed invece si fa convincere dai ” suoi funzionari” a tagliare i servizi. Assumersi le proprie responsabilità significa agire e non de responsabilizzarsi come sta facendo.
Concordo con il lettore precedente, gli addetti al ritiro fanno i comodi loro. L’umido lo ritirano a piacimento, non rispettando i giorni di raccolta previsti. Ormai da tempo, inoltre, il ritiro dell’umido del venerdì /sabato, l’hanno unificato in un unico giorno, sempre a loro piacimento. Chi controlla Tekra?
Concordo con Rocco ora c’è la prendiamo con il Commissario ,certo è facile ora ,ma i Signori delle precedenti Amministrazioni assessori consiglieri comunali tutti e nessuno escluso dove erano, è poi al momento giusto tutti dimissionari .Le loro prebende se li prendevano ogni mese e nessuno mai ha rinunciato ad un euro e sicuramente I vecchi volponi che da oltre 15 anni campavano allegramente con viaggi inaugurazioni e chi più ne più ne metta ,ma se dobbiamo fare tutti sacrifici si incominci a ridimensionare gli emolumenti di dirigenti capi sezione fino all’ultimo chiodo di questa sfasciata carriola.UN CONSIGLIO A CHI E’ STATO CONSIGLIERE COMUNALE SINDACI PRESIDENTI DEL COMSIGLIO COMUNALE NON VI PRESENTATE PIU’ ALLE NUOVE ELEZIONI I CITTADINI SAPRANNO SCEGLIERE(SPERIAMO)