Caltanissetta. Morire a 15 mesi strazia il cuore. Quello dei genitori, che non riusciranno a darsi pace, ed anche quello di chi aveva visto quel sorriso aprirsi davanti un gesto amorevole. Ernestino non ce l’ha fatta.
Il suo piccolo cuore si è fermato definitivamente alle 10 del mattino a sedici ore esatte di distanza dalla maledetta caduta in parrucchieria. Gli sforzi dei medici di Caltanissetta sono purtroppo vani. Un arresto cardiaco l’epilogo di una storia tristissima.
Il bambino era caduto mentre la madre stava facendo i capelli in una parrucchieria. Stava giocando sul pavimento. Lo fanno tutti i piccoli a quell’età. Sono instancabili e vivaci. Hanno un mondo da scoprire. Alzi la mano chi non ha visto il proprio figlio battere la testa decine di volte durante la sua crescita. Una caduta banale come tante, che però venerdì si è trasformata in tragedia, difficilissima da gestire e soprattutto da dimenticare. Ernestino battendo la nuca ha riportato la frattura dell’osso occipitale che ha poi provocata una vasta emorragia cerebrale che i medici di neurochirurgia hanno tentato con tutti i mezzi di arrestare con un intervento chirurgico d’urgenza che sembrava aver ridato qualche timida speranza agli sconvolti genitori Rossana Falzone e Simone Cardinale.
Poi, in una drammatica sequenza di speranze e dramma, l’arresto cardiaco, e gli interventi dei rianimatori fino alla momentanea stabilizzazione. Il bimbo, seppur in condizioni disperate, è andato in rianimazione dove ha trascorso la notte mentre parenti e conoscenti pregavano dietro la porta del reparto del Sant’Elia. Alle 10 la terribile notizia. In cielo c’è un nuovo piccolo angelo.
